Di tutta la panoramica che vi abbiamo raccontato, in vari capitoli, tra Venezia e Mestre, è rimasto davvero poco, soltanto due emittenti, una in centro storico ed una a Mestre, entrambe tra le prime ad essere nate, perché tutte le altre hanno chiuso. Molti DJ e conduttori hanno lasciato mixer e microfoni per altri lavori: alcune delle voci di allora, come Curzio Pettenò, Alessandro Ongarato, Davide Camera, proseguono la loro attività giornalistica “parlata”, in radio o tv, pubblica o privata che sia. Alcuni conduttori come Paolo Tonetto si sono affinati nella realizzazione di spot, jingles, parlati per documentari, magari creando propri studi di registrazione. Altri, come Enrico De Rossi, continuano ad andare in onda fornendo i loro programmi a varie emittenti. Poi c’è il caso unico di Fabio Natale, che ino a pochi anni fa ha conciliato un lavoro tra virgolette “molto più serio”, alla passione della radio, continuando ad andare in onda la domenica su Radiopadova.
Fabio Natale
Ma ormai per trovare emittenti bisogna andare dalle parti di Padova, dove pure sono molto diminuite rispetto ad anni fa. I network hanno sparigliato le carte, la pubblicità nazionale si è defilata dai palinsesti delle radio locali, gli spot del “negozio sotto casa” non bastano evidentemente a pagare costi troppo elevati, e allora si vendono le frequenze ai network, se non si riesce a diventare radio regionale.
In più, le leggi di regolamentazione, a cominciare dalla Mammì, sono risultate troppo onerose per le emittenti radiofoniche locali, che avrebbero dovuto assumere dipendenti e trasmettere anche informazione e notiziari. Per molte radio di quartiere, che si reggevano sull’entusiasmo e sulla voglia di fare di chi ne faceva parte, che spesso portava i propri dischi, ma che di denaro certo non ne avevano, è stato il colpo ferale. Dunque, si chiude e si vende la frequenza ai network, e lì sì che c’è offerta…
Così, parafrasando un album dei Genesis… “And then there were two”, rimasero in due.
A Mestre continua ad esistere Radio Venezia, che ha anche assorbito, sia pure non direttamente ma condividendone anche la sede, alcuni marchi importanti del passato come la stessa Radio Mestre Centrale e manda in onda su altre frequenze musica in automatico sotto i nomi di queste emittenti. Radio Venezia propone ancora trasmissioni in diretta, con fasce molto lunghe affidate ad un numero limitatissimo di conduttori.
Nel centro storico veneziano resiste ancora Radio Vanessa, che per un breve periodo degli ultimi mesi ha effettuato una partnership con una webradio, “La Voce di Venezia”, che ha consentito di riempire un palinsesto che, come stava avvenendo con altre emittenti, cominciava a svuotarsi per la defezione di molti conduttori.
I più giovani, magari, ad un certo punto non hanno più il tempo o la voglia di stare dietro ad un microfono, qualche anziano lascia questa terra o magari ha altri problemi. E’la vita, alla quale bisogna aggiungere un problema reale del centro storico veneziano, e cioè che chi abita a Mestre magari non trova molto agevole spostarsi in via Garibaldi, che non è proprio vicinissima a Piazzale Roma, ma addirittura oltre Piazza San Marco. Qualcuno resiste, tiene duro, mantiene il rapporto con gli ascoltatori, come Roberto Vianello, Filippo, Mara, Gianni Simpatia, Il Segretario, Luca Sabatelli, alcuni soci ed altri ancora.
Mara in onda a Radio Vanessa
Si prova a resistere, perché la posta in gioco è alta: l’ultima radio rimasta nel centro storico.